Che cos’è?
La psicoterapia è un intervento terapeutico svolto da uno psicologo (o medico).
Lo psicologo, dopo aver conseguito l’abilitazione alla professione, ha conseguito una specializzazione post universitaria in Psicoterapia. Le tecniche di un intervento psicoterapeutico variano in base al modello teorico di riferimento.
Psicoterapia, il mio approccio teorico
Il mio approccio teorico di riferimento è la Psicoterapia della Gestalt ad indirizzo fenomenologico esistenziale.
La Gestalt trae origine da:
– la fenomenologia, metodo di pensiero secondo cui il come precede il perché; è più importante descrivere che spiegare; elemento essenziale è il vissuto immediato, che trova base nel corpo (Brentano, Husserl, Buber, Ponty).
– l’esistenzialismo, filosofia che evidenzia il concetto di responsabilità, la singolarità di ogni esperienza umana, il vissuto concreto (Kierkegaard, Binswanger, Jaspers, Heidegger, Sartre).
– lo psicodramma di Moreno.
– la psicoanalisi (Freud, Ferenczi, Adler, Jung, Reich).
La terapia della Gestalt mira al mantenimento e lo sviluppo di un benessere fisico, mentale e sociale completo, e non alla guarigione di un disturbo, il quale sottintende un riferimento implicito ad uno stato di normalità. La Gestalt valorizza il diritto alla diversità, non andando alla ricerca delle origini delle difficoltà, ma spingendo il percorso per nuove soluzioni. Alla lacerante ricerca del sapere perché, preferisce sentire il come. Pone l’accento sulla presa di coscienza dell’esperienza attuale, il qui ed ora, restituendo dignità al “sentito” emozionale e corporeo.
La Gestalt favorisce un contatto autentico con gli altri e con se stessi, un adattamento creativo dell’organismo all’ambiente. È una presa di coscienza di quei meccanismi interiori che ci spingono ad agire in comportamenti ripetitivi, promuovendo il fluire dell’esperienza.
La Psicoterapia della Gestalt utilizza attivamente la relazione terapeutica e un insieme di metodi per aiutare il cliente a raggiungere il grado di auto-supporto necessario a risolvere i suoi nodi esistenziali.
Psicoterapia, le sei componenti metodologiche intrinseche nella terapia della Gestalt
- Il continuum dell’esperienza
Detto anche ciclo del contatto, è un processo innescato da una sensazione che spinge all’azione al fine di interagire con l’ambiente circostante. L’esito dell’azione, positivo o negativo, conclude il continuum determinando il grado di soddisfazione dell’organismo. Le deviazioni, che ognuno di noi compie rispetto a tale schema, costituiscono uno specifico modo di vivere l’incontro con l’altro. Interruzioni di contatto nel processo hanno rilevanza clinica.
- Il qui ed ora
L’importanza del momento presente per ogni apprendimento ed esperienza futura. Il cambiamento avviene nel presente, a cui si presta attenzione, senza tralasciare i meccanismi o le circostanze che lo hanno determinato. Accade frequentemente che, nel corso del lavoro terapeutico, sia il cliente stesso a connettere il passato con il presente, individuando i collegamenti tra il lavoro terapeutico e le proprie precoci esperienze di vita.
- La teoria paradossale del cambiamento
Fulcro della psicoterapia della Gestalt è orientare la consapevolezza, portando attenzione ai pensieri, i sentimenti, le emozioni, i gesti, le credenze e le memorie del cliente. La consapevolezza determina la trasformazione e il cambiamento avviene quando una persona diventa ciò che è. Per guarire una sofferenza questa va sperimentata pienamente.
- L’esperimento
Cliente e terapeuta possono sperimentare differenti modi di pensare e di agire, all’interno della seduta, al fine di raggiungere una comprensione più genuina del suo sentire e del suo comportamento. L’esperimento non costituisce, di per sé, il cambiamento, ma ha lo scopo di ampliare la consapevolezza del cliente sulle possibili strade che può permettersi di intraprendere.
- L’incontro autentico
Tra il terapeuta e il cliente implica una relazione Io-Tu, in cui l’Altro è una persona diversa da sé e, per questo, da conoscere con curiosità e interesse. Il concetto di autenticità implica per il terapeuta della Gestalt un costante lavoro su di sé per essere genuinamente al servizio del cliente.
- La diagnosi orientata al processo
In Gestalt, la diagnosi è un processo continuo di esplorazione tra cliente e terapeuta e non l’apposizione di un’etichetta o l’individuazione di uno specifico disturbo. La diagnosi è una valutazione continua che consente di orientare, di volta in volta, i principali temi esistenziali del cliente per aprire sempre nuovi percorsi terapeutici. La diagnosi è un processo che indica la direzione da esplorare.
Il fine ultimo
Il fine ultimo della psicoterapia è accompagnare il cliente a sviluppare le sue potenzialità, riscoprendo le risorse che ha dentro di sé per favorire il suo naturale adattamento all’ambiente reale.
Io, come terapeuta:
“Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità.
Sarò con te […] ma non ti posso aiutare.
Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario”
(Perls)
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