Diagnosi psicologica: cos’è?

 

Diagnosi-Psicologica-psicologa-psicoterapeuta-perugia-marina-di-marcoLa diagnosi psicologica permette di ricondurre un determinato fenomeno/comportamento all’interno di una specifica categoria, utilizzando diversi tipi di strumenti tipici (non esclusivi) della professione di psicologo, quali test, questionari, inventari di personalità, osservazione e colloquio clinico.

A tal fine, sono necessari una serie di incontri per la raccolta di informazioni e la restituzione di quanto emerso. La diagnosi, infatti, si inserisce all’interno di un processo di valutazione, necessario per circoscrivere l’ampiezza e l’entità del disagio, attribuirne un significato e individuare delle strategie volte a diminuire o modificare, se possibile, la causa che lo ha determinato.

La diagnosi psicologica è un giudizio clinico teso a valutare aspetti e processi della personalità,
modalità relazionali, livelli di competenze cognitive, struttura della personalità e, in genere, a
descrivere le funzioni psichiche del soggetto, normali e patologiche. È una sorta di “mappatura”
del funzionamento psichico che si traduce in una descrizione narrativa il più possibile
sistematica. 

La scelta del tipo di strumento utile alla diagnosi psicologica varia a seconda della richiesta fatta, della persona e dello scopo della valutazione. Di conseguenza, l’utilizzo di più strumenti consente una maggiore scientificità e precisione nella descrizione del problema, al fine di scegliere la soluzione più efficace per la persona.

La diagnosi rappresenta un punto di partenza in un percorso che può essere riformulato in qualsiasi momento.

 

Perché richiederla?

A cosa serve una diagnosi psicologica?

  • per conoscere le modalità di funzionamento psicologico del cliente, siano esse normali o patologiche;
  • per facilitare la comunicazione con altri professionisti se è stata individuata una psicopatologia ed è necessario lavorare in rete, categorizzando le informazioni secondo un sistema di classificazione riconosciuto e condiviso dalla comunità scientifica;
  • facilitare la comunicazione con la persona che richiede aiuto;
  • orientare l’intervento terapeutico.

 

Quando richiederla?

  • Per una valutazione individuale delle competenze cognitive, affettive, emotive, sociali, di personalità;
  • Per valutare lo sviluppo intellettivo e/o emotivo in età evolutiva.

 

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